VI Memorial Michele Cagidiaco

EVENTO ACCREDITATO CON 7 CREDITI ECM RIF. MIN. 10000688

Dott. Pierpaolo Cortellini 
Dott. Aniello Mollo  

Il recupero di denti gravemente compromessi:
un approccio interdisciplinare
Abstract 
Lo scopo di ogni trattamento conservativo è quello di mantenere o ripristinare  denti sani e funzionali in arcata. La funzionalità e la durata di un elemento dentario dipendono essenzialmente dalla salute del suo apparato di sostegno, dalle condizioni endodontiche e dalle possibilità restaurative. Elementi dentari gravemente compromessi per carie, traumi, malattia parodontale o  per combinazioni delle patologie citate pongono  importanti quesiti relativi alla diagnosi, al potenziale terapeutico e alla sequenza terapeutica. Il recupero di denti gravemente compromessi impone anche di individuare i limiti terapeutici e prognostici unitamente  alle possibili alternative terapeutiche. 
Obiettivo di questa relazione è la discussione delle procedure diagnostiche cliniche e radiologiche necessarie per impostare il piano di trattamento in presenza di elementi gravemente compromessi e la valutazione delle procedure terapeutiche necessarie per il loro recupero. Nella moderna odontoiatria il successo sembra essere legato sempre più frequentemente alla collaborazione e al sinergismo di più specialisti il cui obiettivo deve essere la salute e la cura del paziente considerato non soltanto sotto il profilo clinico ma anche da un punto di vista psicologico e socio-economico, con le sue ansie e le sue aspettative. 
Nella gestione di casi complessi verranno identificati i ruoli delle singole discipline con particolare riguardo ai rapporti fra endodonzia, odontoiatria restaurativa e parodontologia. Verranno discusse in particolare le problematiche relative alle lesioni endo-parodontali, frequente combinazione di patologie che possono creare problemi di diagnosi e di approccio terapeutico. 
 Verranno anche discusse le problematiche relative alla determinazione e al rispetto della dimensione biologica e al suo ripristino con metodiche chirurgiche e, quando indicato, con l’associazione di metodiche ortodontiche. Particolare enfasi verrà data alla sequenza terapeutica ideale e alle implicazioni tecniche delle procedure, incluse le possibili problematiche intra e post operatorie ed il loro controllo. Alla luce delle più moderne acquisizioni nel campo della biologia, delle tecniche e dei materiali, scopo della relazione sarà, infine, quello di descrivere un albero decisionale che basi il suo razionale su proposte terapeutiche che tengano conto della valutazione del rapporto  “costi-benefici-prognosi”. 

Dott. Marco Veneziani

Full immersion single tooth: il moderno approccio multidisciplinare per il restauro dell'elemento singolo posteriore dalla conservativa alla protesi
Abstract 
I considerevoli progressi nel campo dell’adesione smalto - dentinale e dei materiali compositi, unitamente alle sempre più crescenti esigenze di natura estetica dei pazienti, stanno radicalmente modificando il moderno approccio conservativo soprattutto dei settori laterali,contribuendo in larga misura  al progressivo abbandono dei materiali metallici tradizionali..L’amalgama d’argento non trova piu’ indicazioni ,ma solo possibili applicazioni cliniche.L’oro conserva la sua validità in casi specifici grazie alle sue particolari proprietà fisico-meccaniche. Alle tradizionali tecniche di restauro diretto in composito,possiamo oggi aggiungere i restauri indiretti in composito o in ceramica cementati adesivamente, adatti in caso di ampi restauri e ricoprimento di cuspidi. I materiali compositi avendo una microdurezza molto vicino a quello della dentina ci consentono un ripristino delle caratteristiche elastiche della dentina stessa ed un “rinforzo”delle strutture residue conferendo maggiore resistenza ai carichi..Per questi motivi risultano indicati anche per il recupero di elementi dentari trattati endodonticamente con importanti distruzione coronale .Frequentemente le grandi perdite di tessuto coronale si associano a margini  cervicali intrasulculari che richiedono un approccio chirurgico – restaurativo combinato che varia in funzione delle diverse situazioni cliniche e che verrà ampiamente discusso.
 Tutto  questo in definitiva ci ha permesso di disegnare una nuova linea di confine tra conservativa e protesi per il recupero dell’elemento singolo che ci induce a protesizzare quasi esclusivamente: a)elementi con grave perdita di sostanza dentaria per carie destruenti e/o fratture con scarsa o nulla quantità di smalto cervicale e violazione dell’ampiezza biologica b) ritrattamento di preesistenti corone protesiche incongrue.Viene definito infine il limite di restaurabilità degli elementi e quindi il confine con la terapia implanto-protesica

Prof. Marco Ferrari


Protesi fissa su dentatura naturale e su impianti: dalla progettazione alla cementazione

Abstract 
In questo corso verrà discusso ampiamente il piano di trattamento per pazienti con dentatura naturale, con impianti e/o situazioni combinate.
Successivamente si descriveranno le procedure cliniche e di laboratorio per la realizzazione dei restauri, con cenni di dati scientifici a sostegno delle scelte terapeutiche proposte. Quindi si valuterà l'importanza delle protesi provvisorie, la realizzazione di impronte di precisione, ed infine il loro posizionamento nel cavo orale. Verrà fatto largo uso di filmati clinici per una più diretta descrizione delle fasi cliniche.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  • DATA:
    Dal 05/02/2010 09:00 Al 06/02/2010 14:00
  • LUOGO:
    MY ONE HOTEL GALILEI - Via Darsena, 1 - Pisa
  • QUOTA PARTECIPAZIONE:
    100.00€ SOCI ANDI IVA INCLUSA
    180.00€ NON SOCI ANDI IVA INCLUSA
  • MODALITÁ: CAUSALE: QUOTA PARTECIPAZIONE VI MEMORIAL CAGIDIACO
  • BANCA:

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