Nell’elaborare un corretto piano di trattamento per una riabilitazione implanto-protesica, l’Odontoiatra dovrà prendere in considerazione una serie di parametri quali: condizioni dentali e parodontali del paziente, volume osseo disponibile, rapporti tra le arcate, spazi edentuli, protesi esistenti, qualità e quantità di gengiva cheratinizzata, ecc.. Per avere un quadro completo della situazione, quindi, sarà necessario basarsi sia sulla visita del paziente che sull’esame dei modelli di studio e delle radiografie. Stabilito il piano di trattamento, sarà necessario procedere alla scelta della tecnica e dei materiali idonei al raggiungimento dell’obiettivo, che dovrebbe sempre essere la piena soddisfazione del paziente dal punto di vista funzionale ed estetico. Inoltre, non si dovrebbe mai perdere di vista l’importanza del comfort e della qualità di vita del paziente durante il trattamento stesso, cercando - per quanto possibile - di ricorrere a soluzioni minimamente invasive. Protocolli implantoprotesici precisi e codificati permettono di abbreviare la durata dei trattamenti e la quantità di sedute necessarie, con benefici in termini di tempo che si riflettono positivamente non solo sul paziente. Alcuni nuovi sviluppi tecnologici possono o potranno contribuire a migliorare ulteriormente la fase diagnostico-progettuale e quella del trattamento attivo, ovvero della realizzazione della protesi implantosupportata.