La sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS) è il più diffuso tra i disturbi respiratori nel sonno, così come definiti dalla 2° edizione della International Classification of Sleep Disorders, interessando il 4-5% della popolazione generale adulta. Tale sindrome è caratterizzata dalla comparsa durante il sonno di episodi ripetuti di ostruzione completa (apnee) o parziale (ipopnee) delle prime vie aeree associati a fasiche cadute dell?ossiemia e a frammentazione del sonno. La riduzione di sonno è causa di stanchezza, deficit di concentrazione e di memoria, disturbi dell?umore. Una riduzione di sonno cronica, inoltre, contribuisce a obesità, diabete, ipercolesterolemia, depressione ed è tra le cause di disturbi quali infarto e ictus. Non meno gravi sono le conseguenze sociali dei disturbi del sonno, basti pensare ai colpi di sonno alla guida, sul lavoro o in ambito domestico causa spesso di incidenti mortali. Negli ultimi anni si è riconosciuta l'importanza dello odontoiatra a fare parte del team multidisciplinare (neurologo, pneumologo, otorino, chirurgo, dietologo ecc.) atto a fare screening e ad intervenire nelle scelte terapeutiche delle OSAS. Un numero sempre maggiore di studi hanno dimostrato che l'odontoiatra con l'applicazio-ne di dispositivi intraorali OA può intervenire terapeuticamente nelle forme lievi e moderate delle OSAS. Le stesse Linee Guida del Ministero della Salute riportano che odontoiatra è responsabile, in maniera esclusiva, della scelta, della costruzione e della regolazione dei dispositivi intraorali, nonché della aderenza alla terapia e della gestione di eventuali effetti collaterali. Molti pazienti sono consapevoli di soffrire di alcuni dei segni tipici delle OSAS ma non di soffrire di una vera patologia o non sanno a chi rivolgersi per diagnosticarla o curarla. Numerosi sono coloro che almeno una volta all'anno si recano nei Nostri studi per terapie o visite di controllo, da qui l'importanza dello odontoiatra nella possibilità di intercettare tali pazienti con un adeguata anamnesi e con l' utilizzo di questionari validati per fare screening dell' OSAS.