La comunicazione diventa veramente efficace quando l’intento del comunicatore viene pienamente riconosciuto e accettato dall’inter-locutore. La chiave di questo tipo di relazione risiede in un atteggia-mento specifico del nostro modo di essere: l’assertività. Questa è il veicolo attraverso il quale è possibile valorizzare il proprio pensiero, esprimere il proprio punto di vista, valori e obiettivi in modo determi-nato, equilibrato e rispettoso degli altri. La comunicazione assertiva, o comunicazione non violenta, integra abilità sociali, emozioni e raziona-lità. Per migliorare le proprie competenze di assertività è necessario agire su più livelli contemporaneamente: emotivo, cognitivo e compor-tamentale. Padroneggiare la propria emotività significa intraprendere un percorso che consenta di esplicitarla sul piano cognitivo e tradurla successivamente in uno stile comunicativo assertivo ed efficace con il conseguente impatto positivo sul clima aziendale e sulla produttività. Le emozioni ricoprono un ruolo determinante nel processo comunica-tivo interno (verso noi stessi) ed esterno (verso gli altri). Un’emozione intensa può incidere significativamente sui processi della memoria, potendo riservare anche inattese insidie. I processi interessati nel ricor-do sono vari: la percezione originaria, il suo immagazzinamento, il recupero e la verbalizzazione. La comunicazione efficace diventa viva quando il comunicatore si libera dai pregiudizi e permette a se stesso di incontrare l’altro, l’interlocutore, nel suo modello di mondo oppure…di crearne uno insieme.